I FRANCESCANI AD ORENO

Ad abitare il convento di Oreno dalla fine del 1400 rimasero sempre i PP. Conventuali fino alla soppressione di Maria Teresa d'Austria nel 1769. La struttura venne adibita ad uso di abitazioni civili e la chiesa fu per un lungo periodo chiusa al culto.

 

1948: il ritorno dei Francescani ad Oreno.

I Frati Minori Cappuccini

 

L'occasione remota perché la chiesa di s. Francesco in Oreno fosse riaperta al culto e il piccolo convento annesso ad essa fosse abitato dai figli del Poverello d'Assisi, fu la predicazione delle Sante Missioni al popolo tenute in parrocchia da due Padri Cappuccini nel settembre 1946. Due anni dopo il Conte Giancarlo Borromeo riscattò il vecchio convento degli Amadeisti e lo donò ai Padri Cappuccini della Monastica Provincia Lombarda. Egli lo acquistò dalle Sorelle Camera, ultime proprietarie di tutto lo stabile. Le condizioni dettate dal donatore erano queste: "stanziarvi una casa religiosa di osservanza regolare e i religiosi dimoreranno ivi per fare del bene nella vasta piaga di Vimercate e di Monza". Come prescrive la Regola di s. Francesco, il Ministro Provinciale, P. Benigno Re Cecconi, da s. Ilario Milanese, presentò regolare domanda a Sua Eminenza il Cardinale di Milano affinché volesse permettere di accettare l'atto munifico del Conte Borromeo.

Il 22 ottobre 1947 il CARDINAL SCHUSTER non solo si compiaceva di confermare e benedire tale atto, ma pregava il Ministro Provinciale di non limitarsi ad un Ospizio, ma di formare un Convento di Religiosi regolari ed apponeva la sua firma al Rescritto di approvazione della domanda a Lui inoltrata. Il Cardinale concedeva l'uso della Chiesa e dei locali annessi che erano di proprietà della Veneranda Fabbriceria di Oreno, con viva preghiera di invitare due volte all'anno il Parroco pro tempore di Oreno a funzionare nella stessa. Le date scelte da Sua Eminenza furono: la festa di s. Francesco (4 ottobre) e del Santo Perdono d'Assisi (2 agosto). Il Ministro Generale dei Cappuccini su istanza del Ministro Provinciale inoltrava la pratica al Presidente della Repubblica Italiana perché volesse riconoscere a tutti gli effetti civili la donazione.

Con decreto n. 19 dell'11 aprile 1950, registrato alla Corte dei Conti il 19 maggio dello stesso anno, il Presidente della Repubblica autorizzava la Provincia dei Frati Minori Cappuccini ad accettare il Convento di Oreno "disposto da Giancarlo Borromeo, a termini, con le modalità ed obblighi di cui all'atto pubblico 11 maggio 1950 n. 9472 di repertorio, a rogito notaio Luigi Rossi in Milano. Donazione consistente in due apprezzamenti di terreno della superficie complessiva di are 41.40 con introstante fabbricato a piani 2 e vani 29 situati nella frazione di Oreno nel Comune di Vimercate (Milano) da adibirsi a casa conventuale".

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